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Crystal Wings- Capitolo 9

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Capitolo IX

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Le parole che Jack rivolse alla statua mi ritornavano in mente. "Ho paura di perderla di nuovo", questo diceva. Parlava di me? "Se stava parlando di me, vuol dire che in passato io e lui ci conoscevamo ed ero una persona importante per lui. Legami di parentela sono da escluderli, quindi ero una sua cara amica. Voglio sapere di più, accidenti! A chi si stava riferendo? Non posso andare per supposizioni!",rimuginavo continuando a girarmi nel letto. Quando riuscii a prendere sonno, delle immagini di una bestia inferocita mi salivano come ricordi sfocati. Ma quella bestia, in qualche modo, mi dava un senso di tristezza e paura. In qualche modo, mi sembrava di poter sentire una morsa al cuore. Girandomi e rigirandomi, mi svegliai in continuazione, con ancora negl'occhi quelle visioni. Quella notte non chiusi occhio.
Intontita dalla notte in bianco, mi diressi dall' unica voce familiare che sappi riconoscere. Canticchiava.
-Buongiorno Leslie! Dormito bene?- più pimpante che mai, Megara mi salutò.
-Non tanto... – sbadigliai, stiracchiandomi un pochino.- Gli altri dormono ancora?
-Si tranne Eric. Lui si sta già allenando. Per quanto riguarda Jack, credo si stia facendo una doccia, potresti portargli il cambio? Quell'imbecille se l'è dimenticato in camera.- fece lei, porgendomi i vestiti di Jack.
-P-perché io? Tu sei la sorella no? Vai tu!
-Vai vai...- con uno sguardo e una voce maliziosa, mi spinse verso la camera di Jack, richiudendo in tutta fretta la porta dietro di me. La sentii ridacchiare. Sontuosa, con addirittura il baldacchino sul letto, una vera camera regale dai toni del blu e bianco. Non appena mi accorsi di una seconda porta accanto a quella principale, ne uscii Jack, completamente bagnato, con l'accappatoio semi-aperto, venendo a sbattere contro di me. Ci fissammo. Quando mi resi conto della situazione, indietreggiai dandogli i vestiti cercando di non incontrare il suo sguardo.
-T-te l-l-li manda t-tua sorella.- al mio balbettare , Jack mi cinse la vita e mi strinse a se.
-Sei sicura che ti abbia mandato mia sorella...oppure sei venuta tu di tua spontanea volontà?
-Lasciami!-in quel momento, mi accorsi di aver toccato un punto del suo petto in cui era strano. Lui fece una smorfia, quasi addolorato.- e queste...cicatrici?- erano tante. O ero io che non me n'era minimamente accorta dall'inizio, oppure erano recenti. "Non è possibile che in un solo giorno le sue ferite si siano già cicatrizzate" pensai. Rimase in silenzio, lasciando la presa e allontanandomi a testa bassa.
-Torna da Meg, ti dirà del tuo allenamento speciale. Tra poco vi raggiungo.
Tornai da Megara. Era in compagnia di Bonnie.
-Buongiorno Leslie... c.. cos'hai?
- Mmh... niente in particolare. Megara, Jack mi ha detto che mi avresti dato un allenamento speciale. Qual è?
-Come? Te lo devo dare io? Ok, per me va più che bene... ti allenerai sull'Yriu.
-Spiegati meglio...
-Oh, scusami. Ora ti spiego...
Megara in una buona mezz'ora mi spiegò l'origine dell'Yriu e su come possederlo. Ma ciò che avevo capito era soltanto una cosa: lo descriveva come io descriverei la magia o cose simili e, sempre da come avevo capito, non era difficile possederlo quanto controllarlo. Io di fatto non sapevo come fare, quindi mi portò in biblioteca dove mi diede una montagna di libri da studiare.
-Aspetta. Perché ora mi dovrei mettere a studiare? Non ha senso!
-Certo che ce l'ha! Anche Desirè deve farlo quindi non sarai sola.-se ne stava andando, lasciandomi con quel mucchio di libri-Ah! Una cosa. Quando avrai finito ti toccherà l'allenamento con Eric. Bye bye!
Ero sola nella biblioteca. "Accidenti. E io che pensavo che non avrei studiato se non per la scuola... accidentaccio... ok, però se riesco a controllare questo Yrui, posso proteggere le persone. Mettiamoci a studiare allora!". Presa dall'entusiasmo delle mie idee, mi misi sotto a studiare, senza accorgermi che più studiavo, più passava tempo. I libri che prendevo li divoravo, accompagnando la teoria studiata in biblioteca, con la pratica che facevo in camera per conto mio. Stavo diventando alquanto brava.
I giorni passavano spensierati tra una risata e un'altra, sempre studiando ovviamente. Solo una cosa non tornava: Jack non c'era. E quando stava con noi, era solo fisicamente. Un tardo pomeriggio lo trovai in piedi nel giardino che ansimava, con le sue due daghe in mano. Decisi di avvicinarmi e chiedergli cosa gli passava per la testa.
-Jack- nemmeno si voltò.- Jack, sei strano ultimamente. Perché sei così freddo anche con i tuoi amici? Insomma, anche loro sono preoccupati per te... –non disse niente. La mia pazienza era al limite- insomma ti decidi almeno a rispondermi?
-Non ti avvicinare.
-Cosa? Jack che ti prende...?- cercai di toccarlo
-HO DETTO NON TI AVVICINARE!- il suo respiro si fece molto pesante- scappa, VAI VIA!- indietreggiai. Non appena mi voltai per andare a cercare qualcuno, udii un urlo, quasi un ruggito. Il mio cuore era a mille. Mi voltai lentamente. Sbatteva la coda, ricurvo su se stesso. Occhi di fuoco, contornati di nero. Pelle violacea e capelli lunghi e color argento. Ali ricoperte di piume. Non era più viso di Jack. Era la bestia dei miei incubi. Presa dal panico, iniziai a correre verso l'unica uscita che c'era dal giardino, quando con un solo balzo me la bloccò. Si leccava le labbra come se gli piacesse la vista di me terrorizzata. Scappai. A quel punto mi lacerò i vestiti colpendomi sul braccio e sulla schiena. Il dolore era lancinante. Inciampai, caddi a terra. Credevo davvero che sarebbe finita così.
-YRUI 89! CHAIN!- delle catene agganciarono la bestia prima per le ali, poi per i polsi, poi per le gambe e il collo.-YRUI 93! SLEEP!- gli urli si placarono e con loro anche la bestia.
-P-perdonami...- prima di svenire a terra, la voce rauca di Jack uscii dalla bocca della bestia.
Spaventata, dolorante alla schiena, ringraziai Eric per in suo intervento. Mi feci medicare da Bonnie. Ero turbata.
-Era arrivato al limite. Prima o poi doveva succedere. Non chiedere niente su quest'esperienza. Jack ha detto che te lo voleva dire di persona.
-Va... va bene. Ora dov'è?
-Nei sotterranei. Non credo che ora come ora potresti parlargli. Eric lo ha sedato. Ci vorrà un po' prima che tu possa andare a trovarlo. Ora vai in camera e riposa.
-Grazie.- feci per andare in camera ma appena fui fuori dalla vista di Bonnie, andai a cercare l'entrata per i sotterranei. Oramai era sera inoltrata, stentavo a vedere. In una cella isolata, illuminata di poco, una figura seduta in terra a testa bassa riuscii a scorgere. Avvicinandomi, notai che mi era familiare.
Era Lui.
evvivaaaa!!!
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